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Lo standard Family Audit è uno strumento manageriale pensato per promuovere cambiamenti culturali e organizzativi in Aziende, Comuni ed Enti non profit, consentendo di adottare delle politiche di gestione del personale orientate al loro benessere. Nel 2010 è stato sottoscritto fra il Governo e la Provincia Autonoma di Trento un Protocollo di Intesa per trasferire a livello nazionale lo standard Family Audit. Nel 2012 ha fatto seguito un accordo tra il Dipartimento per le Politiche della Famiglia e la Provincia stessa, per estendere la sperimentazione su scala nazionale. La prima sperimentazione ha permesso a 50 organizzazioni di elaborare piani pluriennali di intervento e di acquisire, alla fine del processo di audit, il marchio. Nella prima parte del Rapporto viene presentata una riflessione sull'ecosistema famiglia-lavoro e sulle sue future potenzialità. Segue una presentazione degli strumenti dello standard che la PAT sta da tempo utilizzando. La prima parte propone anche una prima e interessante analisi delle relazioni tra Family Audit e produttività delle aziende, concludendosi con l'apertura di prospettive future dello strumento. Nella seconda parte si presentano i risultati di una ricerca volta a comprendere come le misure di welfare aziendale attuate grazie ai piani di Family Audit, siano state valutate dai dipendenti rispetto a tre specifiche aree di benessere: personale, lavorativo e familiare. Relativamente a quest'ultima area, sono stati ascoltati anche i partner dei lavoratori così da provare a rilevare l'influenza delle misure sulla loro vita familiare. Ne emerge uno spaccato estremamente interessante di quello che in letteratura viene tematizzato come work & family enrichment, cioè la possibilità che alcune policies aziendali hanno di capacitare i lavoratori rispetto alla qualità di vita personale, all'impegno e alle relazioni nel contesto di lavoro, fino alla conciliazione tra tempi di vita familiare e lavorativa.